Il governo svedese ha cambiato la sua politica liberale in materia di asilo, non vuole più accettare rifugiati e migranti, afferma che l’integrazione di tante persone è un progetto fallito.
Mentre la Germania ha accolto numerosi rifugiati e migranti dopo l’incendio sull’isola greca di Lesbo, il governo svedese sta chiudendo. La Svezia è stata finora considerata uno dei paesi più liberali per quanto riguarda l’accoglienza dei rifugiati. Nel 2015, più di 160.000 domande di asilo sono state presentate nel Paese da rifugiati e migranti.
Il Ministero dell’immigrazione svedese dal 2014 ha accolto il 12% di tutti i richiedenti asilo che sono venuti in Europa, ma ora vuole rivedere la sua quota all’interno dell’UE, afferma di non essere più in grado di gestirli.
La politica di asilo degli scandinavi è cambiata. Le tensioni sociali dovute al fallimento della politica migratoria in Svezia partono dell’escalation della criminalità nelle bande, sono aumentate le sparatorie, tutto questo in gran parte è dovuto alla mancanza di integrazione. Molti non trovano un lavoro.
I permessi di soggiorno sono da ora limitati in Svezia, anche il ricongiungimento familiare sarà limitato fino all’estate del 2021. Una commissione ha presentato 26 proposte per rendere più severa la legge sull’asilo in modo permanente. Le restrizioni aumenteranno, i permessi di soggiorno permanenti saranno concessi in futuro – ad esempio – solo se si dispone di una buona conoscenza della lingua e un reddito sufficiente. https://www.epochtimes.de/politik/ausland/schweden-will-keine-fluechtlinge-mehr-aufnehmen-loefven-soziale-spannungen-durch-gescheiterte-migration-a3348173.html
Altre Nazioni europee prenderanno questa direzione? Non lo escludo, presto tutta la Scandinavia potrebbe prendere questa direzione, ma l’afflusso massiccio e illegale di immigrati in Europa non si fermerà nel prossimo futuro, anzi non farà che aumentare.
Ormai i Paesi occidentali considerano perfettamente normale che le persone fuggano dal proprio Paese in cerca di una vita migliore, sono pochi tuttavia quelli consapevoli che le cause del disastro dell’immigrazione clandestina (che ha colpito l’Europa negli ultimi anni) sia in gran parte dovuta come responsabilità agli Stati Uniti.
La causa di questo immenso flusso migratorio nasce dal fatto che gli Stati Uniti hanno condotto otto guerre in diversi paesi dal 2001, questo ha portato a 37 milioni di rifugiati/sfollati (Afghanistan, Iraq, Siria, Yemen, Libia, Somalia, Pakistan nordoccidentale e Filippine).
Per il caso Libia ovviamente dobbiamo ringraziare dal 2011 USA+UK+France, con il pretesto di “salvare il popolo da Gheddafi” abbiamo rotto gli argini africani, e come risultato ora il Mediterraneo è una porta aperta attraverso la quale gli africani si infiltrano in Europa.
L’Occidente ha anche la grave colpa di aver dato via al grande progetto in Africa di “vacciniamoli e sfamiamoli tutti”, ora non è in grado di risolvere i problemi causati da questo errore e l’immigrazione clandestina africana su larga scala in Europa non si fermerà, ma continuerà a crescere, grazie ai politici e agli attivisti che lavorano nelle ONG.
Gli immigrati vedono che l’Europa non solo è totalmente incapace di difendere le sue frontiere, ma è anche incapace di rispondere ai ricatti e alle pressioni, per cui continueranno i loro tentativi di conquistare questo “paradiso europeo”. Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.