
Prosegue il cammino al rialzo del debito: in soli 5 mesi siamo a +149 miliardi e ben 170 miliardi da inizio anno. Le stime Mazziero Research indicano un debito a 2.580 miliardi ad agosto con una proiezione a fine anno tra 2.578 e 2.598 miliardi. Il ritmo di crescita dovrebbe così rallentare da qui a fine anno https://www.mazzieroresearch.com/indice-degli-osservatori-trimestrali-sui-dati-economici-italiani/
Stime PIL

Ma i dati potrebbero peggiorare, tutto dipende dal ritorno autunnale del Covid.


Il Tesoro ha emesso debito con scadenze molto lontane, ma sfrutta l’onda del basso costo degli interessi.

Outlook e rating da terzo mondo: eh così ci vedono!

Attualmente non si vedono impatti negativi e le imponenti emissioni di titoli di Stato vengono abbondantemente acquistate dalla BCE, che ha ormai superato il 20% di detenzione rispetto al circolante. Questa situazione apparentemente tranquilla rischia però di non dare la reale misura dell’affanno del Paese: nei primi sei mesi dell’anno si sono persi oltre mezzo milione di posti di lavoro e il timore di una nuova estensione del contagio condiziona la fiducia di imprese e famiglie. Il Governo ha predisposto le linee guida per richiedere i finanziamenti a Bruxelles, ma sembra non avere fretta nel definire i dettagli necessari per ottenere i contributi https://www.mazzieroresearch.com/situazione-tranquilla-di-un-paese-in-affanno-39-osservatorio-conti-italiani/
L’Italia, unico Paese in Europa insieme alla Grecia, non ha saputo o non ha voluto recuperare i livelli precedenti la crisi finanziaria della decade scorsa ed ora è giustificato domandarsi se mai riuscirà a recuperarli dopo aver accusato il colpo del Covid-19. Fortunatamente l’Unione Europea ha aperto i cordoni della borsa, beneficiando l’Italia ben più di altri; fortunatamente nessuno a Bruxelles sta ora guardando alla sostenibilità dei conti pubblici; fortunatamente la BCE sta acquistando copiosamente l’ingente mole di emissioni di titoli di Stato. Ma tutto ciò non va inteso come una cuccagna che durerà a lungo: presto o tardi si tornerà a guardare i conti pubblici e a come i prestiti siano stati spesi. Se i frutti resteranno miseri, come nel passato, dopo i prestiti non resteranno che le elemosine https://www.mazzieroresearch.com/introduzione-al-39-osservatorio-sui-conti-italiani/
Altri dati ghiotti su https://www.mazzieroresearch.com/wp-content/uploads/2020/09/Italia-economia-a-meta-2020.pdf del 23/9/2020. Attenzione: Le immagini sopra pubblicate sono un aggiornamento Mazziero del 5/10/2020. Fresche Fresche.
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